Che significato ha la chiocciol@ delle e-mail?

La stragrande maggioranza della popolazione mondiale ha imparato, ormai da diversi anni, a familiarizzare con la @, il simbolo che milioni di persone usano quotidianamente per scambiarsi e-mail in ogni angolo del mondo.
Ma vi siete mai chiesti da dove deriva questo simbolo?
E perché è stato scelto per questa funzione così importante?
Ricordiamoci sempre che niente è casuale, ma tutto è frutto di trasformazioni culturali che hanno accompagnato l’uomo nel corso dei secoli.
La storia della chiocciolina di internet riserva una serie di sorprese che, a mio parere, andrebbero condivise.
Se volete saperne di più non vi resta che mettervi comodi e prendervi una manciata di minuti per leggere questo articolo.
Pronti? Via! 🙂
ORIGINE DELLA @
Partiamo dall’inizio: da dove avrebbe origine, dunque, questo particolare segno grafico?
Per molto tempo il mondo accademico ha supportato la tesi avanzata nel 1932 dal paleogrofo americano Berthold Louis Ullman, secondo il quale il significato della chiocciola di internet, tradotta in inglese con at, farebbe riferimento al latino ad, preposizione che, unita all’accusativo di un sostantivo, potrebbe essere tradotta in italiano con “presso qualcuno o qualcosa”.
Sempre secondo Ullman, lo “svolazzo” in senso antiorario deriverebbe da un antico modo di scrivere usato dagli amanuensi nella trascrizione di libri antichi tra VIII e XIII secolo.
Per molti decenni questa ipotesi fu considerata valida, fino ai nuovi studi di inizio millennio.
LA SVOLTA

L’ipotesi del prof. Ullman fu respinta con forza nel 2000 dal prof. Giorgio Stabile, docente di Storia della Scienza all’Università La Sapienza di Roma, secondo il quale questo simbolo comparirebbe in maniera inequivocabile solo in un’epoca successiva e, soprattutto, in un ambito ben definito, ovvero quello della scrittura mercantile.
A supporto della sua tesi, il prof. Stabile trovò una lettera spedita da Siviglia il 04 maggio 1536 da parte del mercante toscano Francesco Lapi e destinata al toscano Filippo Strozzi.
Il testo si rivela molto interessante, dal momento che in quegli anni si stava completando l’esplorazione dell’America latina da parte dei conquistadores spagnoli e Francesco Lapi riferisce delle ultime scoperte di Francisco Pizarro e Diego de Almagro.
Il Nuovo Mondo rappresentava un’opportunità di investimento per i mercanti italiani, che tuttavia erano ancora molto frenati nell’intraprendere un nuovo commercio oltreoceano a causa degli scontri sanguinosi tra conquistadores e indigeni.
Ecco quindi che il fedele agente Francesco Lapi riferisce al suo magnifico signore che a Siviglia sono arrivate dalle Americhe navi colme di oro e d’argento. Inoltre, riferendosi ad alcune unità di misura, Lapi annota il simbolo della @ riferito ad un’anfora.
Ecco la trascrizione del testo nella parte che ci interessa:
…perché là [in America Latina, n.d.r.] una @ di vino, che è 1/30 di una botte, vale 70 o 80 ducati.
Nella seconda parte della lettera, scritta in castigliano, Lapi riporta una relazione stesa grazie a testimoni che operavano lungo le Ande. Si citano il Cile, le località limitrofe e si parla con entusiasmo di pecore grandi come cavalli, a testimonianza che la zona offre inestimabili ricchezze da ogni punto di vista.
QUANDO ALLA CHIOCCIOLA CORRISPONDEVA UN’ANFORA

Ma torniamo a noi.
La scoperta del prof. Stabile si rivelò di capitale importanza perché ribaltò tutta la prospettiva adottata fino a quel momento. Seguendo il filone della @ con significato di anfora, non può sfuggire che il termine arroba, che indica la @ in Spagna e America Latina, deriva dall’arabo rub’a che significa ¼ ed è quindi di nuovo riconducibile ad un’unità di misura.
Un tempo indicava sia un’unità di peso (25 libbre) che una misura di vino e veniva tradotta proprio con amphora nel Vocabulario Español- Latino edito a Salamanca nel 1492.
Ricapitolando:
Le maggiori potenze economiche italiane tra XIV e XV secolo erano, nell’ordine: Firenze, Venezia, Milano e Genova. Ognuna di queste aveva elaborato un proprio linguaggio commerciale, spesso in forma dialettale, ricco di simboli e abbreviazioni che si distinguevano dalla comune lingua parlata. Tra questi simboli compare, specialmente a Firenze e a Venezia, il simbolo @ spesso seguito da un numero.
In seguito la @ fu considerata in maniera indipendente dal valore numerico che avrebbe dovuto indicare ed entrò nel linguaggio commerciale anglosassone con il significato di “at a price of”, ovvero “al prezzo di” poi semplificato in at, ancora oggi locuzione usata in inglese per definire la @.
DALL’ANFORA ALLA POSTA ELETTRONICA

Fin qui abbiamo ricostruito l’affascinante viaggio della @ nei secoli.
Ma come è arrivato il simbolo dell’anfora sulle nostre tastiere?
L’introduzione di questo carattere nelle macchine da scrivere risale al 1884 sempre in area anglosassone con il valore di simbolo commerciale. Il carattere venne conservato nel passaggio dalla macchina da scrivere alla tastiera fino alla storica svolta nel 1972, quando il programmatore americano Ray Tomlinson scelse proprio la @ negli indirizzi di posta elettronica ARPANET, la rete informatica militare antenata di Internet.

Tomlinson cercava un simbolo che separasse il nome e cognome, cioè la prima parte dell’indirizzo mail, dal server di destinazione. La scelta cadde sulla @ perché era un carattere allora in disuso che non poteva essere confuso facilmente, ma anche perché aveva conservato nel linguaggio commerciale il significato di at, cioè presso, in questo caso riferito al server.
E fu così che il simbolo commerciale dell’anfora divenne “patrimonio dell’umanità”.
Vi è piaciuto l’articolo? Fatemi sapere cosa ne pensate lasciando un commento qui sotto … 🙂
Bibliografia
“Documenti per la storia economica dei secoli XIII- XVI con una nota di paleografia commerciale a cura di Elena Cecchi”, a cura di Federico Melis, Firenze 1972
“L’icon@ dei mercanti”, articolo del prof. Giorgio Stabile, 2000
“Storia di @, l’origine della chiocciola e altre poco note vicende dell’internet” di Bruno Giussani, Bellinzona, 2003

Guida Turistica di Vicenza abilitata dal 2006.
Alla perenne ricerca della bellezza declinata in Arte e Architettura, amo divulgare quello che ho appreso in anni di esperienza.
6 Commenti. Nuovo commento
Grazie Chiara, veramente interessante!!!
Ciao Erika, grazie a te! 🙂
Davvero interessantissimo!!! Bravo! 🙂
Grazie Valentina 🙂
Molto interessante, grazie!
Grazie a te, Lucia 🙂