Dove dormire a Vicenza:

villa Ghislanzoni Curti e la Rocca Pisana

Se sei una di quelle persone che vorrebbe soggiornare in una dimora storica lontana dal caos cittadino, ecco due valide alternative che potresti prendere in considerazione.

Si tratta di due ville venete, la prima si trova a pochi chilometri dal centro storico di Vicenza ed è ben collegata con i mezzi pubblici, mentre la seconda è completamente immersa nella campagna veneta, lontana da tutto e da tutti.

Ma andiamo con ordine e partiamo da villa Ghislanzoni Curti a Bertesina.

VILLA GHISLANZONI CURTI

Villa Ghislanzoni Curti a Bertesina (VI). Foto dal sito della villa.

 

Questa magnifica dimora si trova nella frazione di Bertesina, a 4 chilometri da Vicenza. Si tratta di un antico possedimento dei nobili Chiericati ceduta nel 1560 ai Ghislanzoni del Barco, famiglia di origine milanese, e acquistata nel 1864 dai Curti, che ancora oggi ne sono i proprietari.

L’aspetto attuale della villa è settecentesco e si deve all’intervento promosso da Filippo e Francesco Ghislanzoni nel 1764, come recita l’iscrizione posta in facciata. A destra della villa si apre la barchessa, mentre sulla sinistra trova posta la serra, una struttura realizzata a fine ottocento dai Curti al posto della vecchia cedraia.

Villa Ghislanzoni Curti, interno. Foto dal sito della villa.
Villa Ghislanzoni Curti, interno. Foto dal sito della villa.

 

Barchessa di villa Ghislanzoni Curti. Foto dal sito della villa.
Barchessa di villa Ghislanzoni Curti. Foto dal sito della villa.

 

Villa Ghislanzoni Curti, interno. Foto dal sito della villa.
Villa Ghislanzoni Curti, interno. Foto dal sito della villa.

 

 

Fanno parte del complesso della villa anche una colombara settecentesca, un mulino ad acqua ancora funzionante e un importante parco storico gestito con passione e dedizione da Lorenzo Curti, agronomo, e da tutta la sua famiglia.

villa Gazzotti Grimani Curti, Andrea Palladio

 

Dopo gli importanti lavoro di restauro iniziati dal 2008, nella proprietà sono stati ricavati degli appartamenti ad uso turistico molto apprezzati dagli ospiti italiani e stranieri.

La villa è stata teatro di molte vicende storiche (come l’arrivo a Vicenza del re Vittorio Emanuele e delle sue truppe il 05 maggio 1918) e di storie d’amore, come la vicenda di Ausonia Curti, ricca rampolla della famiglia, e del suo fidanzato Giuseppe Tonini, osteggiato dalla famiglia perché non di pari rango sociale. La loro travagliata storia d’amore, che ebbe luogo durante la prima guerra mondiale, è stata recentemente riscoperta grazie ad un vecchio baule colmo di lettere che i due innamorati si scambiavano durante la separazione dovuta alla guerra. Maria Ausonia, la nipote della protagonista, ha avuto la pazienza di catalogare e riordinare diligentemente tutto il carteggio, che è stato oggetto di una recente pubblicazione dal titolo “LETTERE DAL FRONTE” e sarà al centro di eventi culturali ambientati in villa, proprio nei luoghi in cui i due giovani si incontravano furtivamente per sfuggire agli invadenti sguardi della famiglia.

Villa Ghislanzoni Curti è collocata a pochi metri dalla palladiana villa Gazzotti, costruita a partire dal 1542 da Taddeo Gazzotti, un uomo non aristocratico ma molto colto e imparentato con Antenore Pagello, uno dei personaggi di spicco nella nobiltà vicentina dell’epoca. A causa di un errato investimento nel dazio del sale, Gazzotti andò incontro alla rovina finanziaria e fu costretto a vendere la villa ai Grimani, che la completarono nel giro di qualche anno.

Insomma, la location è eccezionale e la famiglia Curti è molto accogliente. Perché non andare a conoscerli di persona?

Per ulteriori informazioni su questa dimora storica, cliccate su questo link.

LA ROCCA PISANA DI LONIGO (VI)

La Rocca Pisana di Lonigo (VI). Foto dal web
La Rocca Pisana di Lonigo (VI). Foto dal web

 

Rocca Pisana, arch. Vincenzo Scamozzi

 

A circa 30 chilometri da Vicenza, sulla cima di una piccola collina, sorge la Rocca Pisana, capolavoro giovanile di Vincenzo Scamozzi, collaboratore di Andrea Palladio.

La villa fu costruita nel 1574 per volontà dei fratelli Pisani, nobili di origine veneziana che in questa zona avevano avviato una proficua attività economica basata sulla coltivazione del riso.

L’edificio fu realizzata sui resti di un’antica fortezza medievale, da qui il soprannome di Rocca.

L’intera villa può essere affittata da maggio a settembre per soggiorni di almeno una settimana e può ospitare fino a 13 persone. Un’occasione unica per isolarsi dal mondo e godere della quiete trasmessa dalla campagna veneta.

Rocca Pisana, soggiorno. Foto dal sito della villa
Rocca Pisana, soggiorno. Foto dal sito della villa

 

Rocca Pisana, camera da letto. Foto dal sito della villa
Rocca Pisana, camera da letto. Foto dal sito della villa

 

Rocca Pisana, zona notte. Foto dal sito della villa
Rocca Pisana, zona notte. Foto dal sito della villa

 

Rocca Pisana, cappella gentilizia. Foto dal sito della villa
Rocca Pisana, cappella gentilizia. Foto dal sito della villa

 

Un luogo magico in cui sentire tutta la forza dell’architettura di un giovane Vincenzo Scamozzi, che realizza questa opera ad appena 27 anni dopo aver ricevuto una solidissima formazione teorica e aver già collaborato con il padre in altri progetti. Sarà proprio Scamozzi, negli stessi anni, a raccogliere l’eredità palladiana e a ideare le famose scene prospettiche del teatro Olimpico di Vicenza.

Troppo spesso maltrattato dalla critica, Vincenzo Scamozzi fu in realtà un abile architetto che si costruì una cultura vastissima: conosceva non solo la geometria, la matematica e altre discipline attinenti l’ambito architettonico, ma anche il latino e il greco fino a spaziare alla letteratura contemporanea del XVI secolo. Avendo ben quaranta anni meno di Palladio, Scamozzi fu investito dalle novità del suo tempo, che invece toccarono marginalmente il suo maestro. Era infatti amico di Galileo Galilei, che per diciotto anni insegnò all’università di Padova, conosciuto grazie all’intermediazione di Paolo Gualdo, il colto rampollo di un’illustre famiglia vicentina che fu anche il primo biografo di Andrea Palladio e del quale si conserva un ritratto realizzato da G.A. Fasolo nella pinacoteca di palazzo Chiericati.

Rocca Pisana, arch. Vincenzo Scamozzi

 

Rocca Pisana, arch. Vincenzo Scamozzi

 

Rocca Pisana, piano terra

 

Insomma, la Rocca Pisana contiene in sé tantissime suggestioni e spunti da approfondire per gli amanti dell’architettura e per chi ancora si chiede se il capolavoro scamozziano sia o meno una copia della Rotonda di Palladio. Qui si apre una discussione che potrebbe durare per ore, e che potremmo affrontare se decideste di visitare questa villa con me. 

Se invece preferite fermarvi solo per un soggiorno, consultate il sito della villa cliccando su questo link 

Non mi resta che augurarvi un buon soggiorno nelle nostre dimore storiche.

Ti è stato utile questo articolo? Fammelo sapere nei commenti qui sotto … 🙂

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