DOVE DORMIRE A VICENZA:
VILLE E PALAZZI PALLADIANI
Uno dei lati più entusiasmanti del mio lavoro è il cambio di prospettiva che si innesca quando accompagno per Vicenza turisti stranieri, persone che spesso vengono da realtà completamente diverse dalla nostra, grandi città dai ritmi frenetici dove si perde la dimensione umana.
La fama di Palladio arrivò oltreoceano molti secoli fa e da allora si è sempre mantenuta viva, alimentata anche dalla dichiarazione del Congresso degli Stati Uniti d’America, che nel 2010 ha dichiarato Andrea Palladio il “padre dell’architettura americana” citando, tra gli esempio più famosi, la villa Monticello di Thomas Jefferson o la celeberrima Casa Bianca, abitazione del Presidente degli Stati Uniti d’America.
Ma i vicentini si rendono davvero conto del valore del nostro illustre concittadino?
Non del tutto, secondo me. Come recita il noto adagio, Nemo profeta in patria, ovvero nessuno è apprezzato o compreso fino in fondo dai propri concittadini e quindi capita spesso che gli abitanti di un luogo diano per scontato ciò che per uno straniero appassionato di architettura rappresenta un vero e proprio oggetto di culto.
Ecco quindi che per alcuni visitatori non è sufficiente visitare le opere palladiane, ma desiderano immergersi completamente nell’atmosfera della città in cui visse ed operò il grande architetto rinascimentale. Da qui nasce la richiesta che sempre più spesso mi sento proporre:
Si può dormire in una villa o palazzo progettato da Palladio?
Ebbene, la risposta è sì, e in questo articolo vi parlerò proprio di due ville e un palazzo in centro storico dove è possibile immergersi a 360° nella vita di Andrea Palladio.
Dove dormire a Vicenza: palazzo Valmarana Braga Rosa

Facciamo subito una premessa: chi decide di dormire in un sito palladiano soggiorna allo stesso tempo in un monumento inserito nella lista UNESCO, più precisamente i 23 siti palladiani del centro storico vi sono stati inseriti nel 1994, mentre le 24 ville disseminate in tutto il Veneto nel 1996.
E proprio in centro storico a Vicenza, in corso Fogazzaro, sorge uno dei palazzi di città più maestosi ed imponenti tra quelli progettati da Palladio. Si tratta di palazzo Valmarana Braga Rosa, commissionato da Isabella Nogarola, vedova di Giovanni Alvise Valmarana, nel 1565 e poi supervisionato dal figlio Leonardo Valmarana.
L’iscrizione sul portone ricorda un fatto storico per la città di Vicenza: nel settembre del 1581 venne ospitata nel palazzo Maria d’Austria, figlia di Carlo V e vedova dell’imperatore Massimiliano II, che sostò a Vicenza durante il viaggio da Venezia a Mantova, dove sarebbe stata ospite dei Gonzaga. Purtroppo l’edificio venne pesantemente danneggiato dal bombardamento aereo del 18 marzo 1945 e poi restaurato nel 1947.
Poco più di dieci anni dopo, nel 1960, venne acquistato da Vettor Luigi Braga Rosa, che avviò a sua volta importanti lavori di restauro.
Da diversi anni alcuni ambienti del palazzo sono stati ricavati alcuni appartamenti ad uso turistico, che offrono la possibilità di immergersi in uno dei luoghi più densi di ricordi palladiani.
Gli appartamenti hanno nomi evocativi, tutti legati alla storia del palazzo.
Si va dall’appartamento Palladio, illuminato da un lampadario di Murano e decorato da quadri di Giulio Carpioni, fino al più intimo appartamento Luigi, dedicato al proprietario del palazzo. Le pareti dello studiolo sono ricoperte dalla sua collezione di stampe che rappresentano ville o edifici palladiani, mentre la finestra della camera da letto si affaccia in corso Fogazzaro proprio di fronte alla casa di Giangiorgio Trissino, mecenate di Palladio.
Per ulteriori informazioni, puoi consultare il sito del palazzo cliccando su questo link
Barchesse di villa Pisani Bonetti a Lonigo (VI)

A circa 25 chilometri da Vicenza, immersa nella pianura veneta, sorge villa Pisani Bonetti, progetto giovanile di Andrea Palladio realizzata a partire dal 1542 per i tre fratelli Daniele, Vettore e Marco Pisani, appartenenti ad un’antica e potente famiglia aristocratica veneziana.
L’originale barchessa palladiana, non più esistente in quanto danneggiata da un incendio, è stata sostituita da un edificio ottocentesco fino a pochi anni fa adibito a magazzino e deposito. La lungimiranza dei proprietari ha portato ad un imponente lavoro di restauro che ha permesso di ricavare nella barchessa ben 15 stanze, dislocate su due piani, e il ristorante “Osteria del Guà”, aperto non solo agli ospiti della struttura ma anche a clienti esterni.
Tutto è curato nei minimi dettagli per offrire agli ospiti della struttura un’esperienza unica e familiare allo stesso tempo. La sensibilità della proprietaria, l’artista Manuela Bedeschi ha trasformato ogni singola camera in un’autentica opera d’arte mai uguale a se stessa, dal momento che l’arredamento cambia nel tempo e gli ospiti tornano volentieri anche perché incuriositi da un design sempre diverso ed originale, spesso realizzato con opere provenienti dalla collezione privata della famiglia.



Oltre alle camere da letto, la Barchessa è attrezzata con salottini da conversazione, sale per eventi business, matrimoni e molto altro ancora.



Ma la cosa che mi colpisce di più nella Barchessa di villa Pisani è l’ascensore: anche qui niente è stato lasciato al caso e la parete di fondo è stata ricoperta da una stampa presa dai “Quattro Libri di Architettura” di Palladio che si riferisce proprio al progetto di villa Pisani.

Per ulteriori informazioni, puoi contattare direttamente la Barchessa a questo link.
Villa Trissino a Meledo (VI)

Nei “Quattro Libri dell’Architettura”, Palladio allega il progetto di villa Trissino a Meledo, progettata per i fratelli Ludovico e Francesco Trissino. Il disegno di Palladio ci restituisce un complesso imponente, distributito su più livelli, che doveva comprendere un corpo centrale che si univa, come in un abbraccio, alle due barchesse terminanti con torri colombare. Il progetto non fu mai ultimato per ragioni economiche e perché uno dei due committenti, Ludovico, morì nel 1562 lasciando l’onere del completamento al fratello Francesco, forse poco motivato dal fatto di non avere eredi.
Il risultato fu che la villa non fu mai completata e oggi sopravvivono soltanto parti delle barchesse e una torre colombara. Ma proprio qui, nelle barchesse palladiane, è possibile soggiornare, dal momento che la villa è stata riconvertita in B&B dagli attuali proprietari, la famiglia Pertile.


Se vuoi soggiornare in questa villa, visita il loro sito cliccando qui.
Ti è piaciuto questo articolo? Non ti è venuta voglia di soggiornare in una di queste dimore storiche? Lasciamo le tue impressioni nel commenti qui sotto…. 😉

Guida Turistica di Vicenza abilitata dal 2006.
Alla perenne ricerca della bellezza declinata in Arte e Architettura, amo divulgare quello che ho appreso in anni di esperienza.
2 Commenti. Nuovo commento
Che bello poter assaporare la storia vivendo anche se per poco in posti che fanno rivivere il tempo passato con molta cura e sensazioni di eleganza Fa molto piacere il tuo interesse Chiara x rivalutare i nostri tesori storici molto più conosciuti all’estero che qui da noi GRAZIE PER IL TUO ENTUSIASMO E AMORE PER LA RICERCA DEL NOSTRO PASSATO
Grazie mille, Mary!!!