VILLE VENETE VICINO A VICENZA:
LA ROTONDA E VILLA VALMARANA “AI NANI”
Come promesso nel mio articolo precedente, ecco qualche consiglio di viaggio su come organizzare al meglio una visita alle ville venete.
Vi siete persi l’introduzione su quante sono le ville venete e dove sono localizzate? Nessun problema, potete recuperare il mio articolo cliccando qui.
Ora, mettiamo che vi troviate nei dintorni di Vicenza con mezza giornata a disposizione. Avete già visitato il centro storico e morite dalla voglia di entrare in una villa veneta, meglio se palladiana.
Cosa vedere? Quali ville meritano una visita e sono aperte al pubblico?
Dovete sapere che Vicenza ha una grande fortuna: a pochi chilometri dal centro storico si trovano due ville tra le più belle e rappresentative del Veneto: villa Rotonda, capolavoro palladiano, e villa Valmarana detta “ai nani” decorata al suo interno da G.B. E G.D. Tiepolo.
Cosa chiedere di più?
Villa Valmarana “ai nani”
Se la giornata lo permette, si può fare una bella passeggiata che scende da Monte Berico per incontrare queste due gemme incastonate ai piedi dei colli berici.
La prima villa che si incontra è la Valmarana. Ancora oggi lego la villa ai miei ricordi di bambina quando, la prima domenica di Quaresima, si celebrava l’Antica Sagra dei Nani e la strada di San Bastian si riempiva di un allegro corteo di vicentini. Tra un vivace vociferare, si rievocava la leggenda da sempre legata alla storia della villa. Ci sono varie versioni di questa storia, ma io vi riporto quella che mi hanno sempre raccontato fin da piccola.
Sembra che prima della villa esistesse un castello dove un signorotto locale aveva rinchiuso la figlia Lajana, nata nana. I genitori, per evitare che la piccola si accorgesse della propria menomazione, l’avrebbero quindi segregata nel castello assumendo dei nanetti per proteggerla. Ma perché dei nani? Semplice, perché in questo modo Lajana avrebbe pensato che tutto il mondo fosse a sua misura e non avrebbe sofferto.
I problemi iniziarono quando Lajana diventò adolescente: un giorno un principe entrò nel giardino attratto dal bel volto della giovane, affacciata ad una finestra del castello. Il giovane non perse tempo, iniziò a scalare la torretta fino alla finestra, dove diede un bacio sulla fronte alla fanciulla promettendo di sposarla.
Purtroppo, quando il principe si trovò di fronte Lajana a figura intera, non riuscì a trattenere la delusione e, con una scusa qualsiasi, si allontanò dal castello deciso a non tornare mai più.
La povera Lajana, presa dalla disperazione, si rinchiuse in camera e si suicidò lanciandosi proprio da quel balcone dove i due si erano dichiarati amore eterno.
I nanetti, colpevoli di non aver protetto la padroncina in modo adeguato, furono trasformati in pietra e si trovano oggi sul muro di cinta della villa.
Al di là della leggenda, quello che sappiamo con certezza è che qui lavorò G.B. Tiepolo, uno dei grandi maestri del Settecento Veneto. Attraversando le stanze della villa, si percorre un vero e proprio viaggio tra i classici della letteratura:
- l’Iliade di Omero;
- l‘Eneide di Virgilio;
- la Gerusalemme Liberata di Torquato Tasso;
- l’Orlando Furioso di Ludovico Ariosto;
- il Sacrificio di Ifigenia, ispirato all’Ifigenia in Aulide di Euripide.
I personaggi si intrecciano come in una danza silenziosa, senza intralciarsi eppure accomunati da un unico obiettivo. Quale? Lo scopriremo insieme quando la visiteremo, ma ci sono tante altre curiosità e aneddoti legati alla villa. Mi piace raccontare dei rapporti tra Tiepolo e i suoi committenti, della sua vita privata, del format che lo ha reso uno dei pittori più richiesti del XVIII secolo.
La visita continua nella Foresteria, decorata prevalentemente da Giandomenico Tiepolo. Qui dei ed eroi lasciano il posto alla gente comune e a racconti di vita quotidiana. Le stanze sono tutte allineate e ognuna presenta un tema:
- La Stanza delle Cineserie;
- la Stanza delle Scene Campestri;
- la Stanza delle Passeggiate;
- la Stanza degli dei dell’Olimpo;
- la Stanza del Carnevale.
Da qualche anno, sono state aperte al pubblico le ultime due stanze:
- la Stanza delle Architetture attribuita ad Antonio Visentini
- la Stanza dei Putti.
Nella stanza delle Architetture c’è un dettaglio curioso rappresentato da G.D. Tiepolo: si nota a malapena, ma proprio lì, in primo piano, un cagnolino alza la zampa per… adempiere ai propri bisogni fisiologici.
L’espediente non era nuovo in pittura, famoso è il caso di Tiziano Vecellio, che dipinse un cane intento a fare la pipì nella sua Adorazione dei pastori.
Ma per quale motivo un pittore dovrebbe rappresentare una scena così irriverente? In realtà si tratta di un antico trucco utilizzato dagli artisti per dare veridicità ai fatti narrati, specialmente quelli religiosi. In questo caso, quindi, non c’era niente di blasfemo nel rappresentare un cagnolino che fa la pipì proprio sulla capanna di Gesù, infatti serviva per dare autenticità a tutta la scena. Tuttavia, dopo la Controriforma cattolica le cose cambiarono e San Carlo Borromeo fece cancellare il cagnolino dal quadro di Tiziano, riportato alla luce solo in un recente restauro. Ecco quindi che anche a villa Valmarana si ricorre a questo antico stratagemma per conferire autenticità ai fatti narrati.
VILLA LA ROTONDA
Uscendo da villa Valmarana, con una gradevole passeggiata si arriva in pochi minuti a villa La Rotonda, uno dei monumenti più imitati al mondo.
Andrea Palladio era già un architetto di fama quando venne chiamato da Paolo Almerico per la realizzazione di una casa suburbana, non lontana dal centro e nemmeno già immersa nella campagna veneta.
Il committente non era certo un santo, era stato anche nelle prigioni di palazzo Ducale a Venezia per aver ucciso un uomo piuttosto conosciuto in città, Bartolomeo Pagliarino.
Sulla Rotonda si sono scritti fiumi di parole a partire dall’architettura per arrivare alla decorazione pittorica dell’interno e al significato simbolico ed esoterico legato alla villa. Sarebbe impossibile e riduttivo scrivere tutto in poche righe, quindi vi aspetto per raccontarvi di persona la storia della villa e per soffermarci su dettagli apparentemente invisibili ad occhio nudo.
Parleremo anche della famiglia Capra, che ha abitato la villa per ben quasi 300 anni macchiandosi molto spesso di reati efferati.
Uno dei personaggi che più colpisce è Odorico Capra, mandante di orrendi delitti e perennemente in fuga dalla giustizia veneziana.
Sguardo fiero, elegante, sicuro di sé. Ho ricostruito le fasi principali della sua incredibile storia, qualcosa di piuttosto cruento che turba la sensibilità degli uomini d’oggi.
Vi aspetto per raccontarvela!
Se invece vorrete visitare le ville per conto vostro, ecco gli orari di apertura:
VILLA VALMARANA “AI NANI”
dal 2 marzo al 3 novembre 2019 aperta tutti i giorni (festivi compresi)
dalle 10 alle 18
Tariffe:
- Intero: € 10
RIDUZIONI
- Gruppi: (min. 15 persone): € 8
- Scolaresche: € 5 (1 professore ogni 15 studenti gratuito)
- Scolaresche di Vicenza e provincia: € 4
- Giovani (12-25 anni): € 6
- Accompagnatori di persone con disabilità: € 7
- Speciale Vicenza (per i residenti a Vicenza e provincia):€ 6
GRATUITA’
- Persone con disabilità
- Bambini sotto i 12 anni
- Guide turistiche (in accompagnamento gruppo)
CONVENZIONI
- Soci FAI – Fondo ambiente italiano: € 8
- Soci TCI – Touring Club Italiano: € 8
- Soci AVV – Associazione Ville Venete: € 8
- Possessori di Cartafreccia: € 8
- Possessori di biglietto Palladio Museum:€ 8
- Possessori di biglietto Gallerie d’Italia: € 8
VILLA LA ROTONDA
Villa La Rotonda è aperta alle visite individuali e per gruppi tutto l’anno
Gli INTERNI sono aperti solo il venerdì, sabato e domenica da metà marzo a metà novembre.
Gli ESTERNI sono aperti al pubblico tutti i giorni dell’anno (tranne il lunedì, la domenica di Pasqua, il 25, 26, 31 dicembre, il primo e sei gennaio).
ORARIO DI VISITA:
10.00 – 12.00 e 15.00 – 18.00 (dal 1^ aprile a fine ottobre),
10.00 – 12.30 e 14.30 -17 (da novembre a fine marzo).
Costo dei biglietti d’ingresso (invariato dal 2003):
– € 10,00 interni ed esterni, il mercoledì ed il sabato;
– € 5,00 esterni, il martedì, giovedì, venerdì, domenica.
Da marzo a novembre 2021 si terrà una visita guidata ogni primo sabato pomeriggio del mese.
Il costo, comprensivo di biglietto di ingresso, è di 15,00 euro.
Prenotazione obbligatoria scrivendo a vicenzatourguide@gmail.com
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Guida Turistica di Vicenza abilitata dal 2006.
Alla perenne ricerca della bellezza declinata in Arte e Architettura, amo divulgare quello che ho appreso in anni di esperienza.