Perché a Pasqua si regalano le uova?

Uova pasquali. Foto by Congerdesign da Pixabay
Uova pasquali. Foto by Congerdesign da Pixabay

Il titolo dell’articolo di oggi corrisponde alla domanda che mi sono sentita fare da mia figlia giorni fa, mentre stava guardando alla televisione l’ennesima pubblicità di un uovo di cioccolato.

La questione non è banale e mi ha riportato alla mente tutta la simbologia legata all’uovo nella storia, nella religione, nella mitologia. Ho pensato quindi di fare una breve rassegna delle ragioni che legano, ormai da secoli, in modo indissolubile le uova alla Pasqua e alla primavera.

Se l’argomento vi affascina o vi incuriosisce non vi resta che mettervi comodi e proseguire nella lettura dell’articolo. 🙂

Significato dell’uovo nella mitologia

Anselmo Bucci "Leda moderna", 1927
Anselmo Bucci “Leda moderna”, 1927

Secondo la mitologia greca, dall’unione tra Leda e Zeus in forma di cigno sarebbero state concepite due uova dalle quali uscirono due coppie di gemelli: Castore e Clitennestra nel primo uovo, Pollùce ed Elena nel secondo.

Castore e Polluce divennero poi gli eroi della Laconia educati dal centauro Chitone, Elena di Troia è all’origine della famosa guerra cantata da Omero nell’Ilide, mentre Clitennestra, moglie di Agamennone e madre di Ifigenia, è a sua volta al centro della letteratura greca dal momento che i più grandi autori tragici (Eschilo, Sofocle ed Euripide) dedicarono proprio a lei il loro primo poema.

La simbologia dell’uovo rimanda da sempre alla genesi della vita, infatti Castore e Pollùce sono spesso ricondotti ai due poli della creazione. Secondo i Pelasgi, antichissimo popolo greco, dal caos primordiale emerse la dea Eurinome che, fecondata dal serpente Ofione, avrebbe deposto un uovo d’argento dal quale avrebbe avuto origine la vita.

Ma la cosmogonia originata dall’uovo ha un’estensione geografica e storica molto più ampia, che non si limita certo alla Grecia. Esemplari, a questo proposito, le parole dello storico delle religioni Mircea Eliade:

Il motivo dell’uovo cosmogonico, attestato in Polinesia, è comune all’India antica, all’Indonesia, all’Iran, alla Grecia, alla Fenicia, alla Lettonia, all’Estonia, alla Finlandia, ai Pangwe dell’Africa occidentale, all’America centrale e alla Costa occidentale dell’America del Sud. Il centro di diffusione di questo mito deve probabilmente ricercarsi nell’India o in Indonesia. […] Qui la cosmogonia è il modello dell’antropogonia, la creazione dell’uomo imita e ripete quella del Cosmo. […] In Russia ed in Svezia sono state trovate uova di creta in molti sepolcri. Le statue di Dioniso trovate nelle tombe in Beozia portano un uovo in mano, segno del ritorno alla vita. […] La virtù rituale dell’uovo non si spiega con una valorizzazione empirico-razionalistica dell’uovo come germe; si giustifica invece col simbolo che l’uovo incarna, riferibile non tanto alla nascita come alla rinascita, ripetuta secondo il modello cosmogonico. Si prenda uno qualsiasi di tali complessi mitico-rituali, la sua idea fondamentale non è la “nascita”, è invece la “ripetizione della nascita” esemplare del Cosmo, l’imitazione della cosmogonia»

(Mircea EliadeTrattato di storia delle religioni, Torino, ed. Universale 2009)

Significato dell’uovo dal paganesimo al cristianesimo

Come abbiamo visto, l’uovo ha sempre ricoperto un ruolo essenziale nel corso dei secoli travalicando gli stati, le regioni e le diverse culture.

Omne vivum ex ovo

ovvero tutto ciò che è vivo viene dall’uovo.

A partire da questa constatazione, si deducono dei concetti che rimandano alla rinascita e quindi alla Pasqua nel senso cristiano di Resurrezione.

Ma ancora prima del cristianesimo, anche la religione pagana aveva familiarità con il concetto di uovo legato alla rinascita. Era convinzione diffusa, infatti, che cielo e terra fossero due metà di un unico uovo dal quale aveva avuto origine la vita. All’epoca dei romani, inoltre, si usava sotterrare uova sode colorate nei campi da coltivare in modo da favorire un buon raccolto.

Con l’avvento del cristianesimo, le uova vengono associate alla Pasqua e connotate da un forte significato simbolico: hanno infatti l’aspetto di un sasso, di una pietra e quindi la Resurrezione di Cristo e la sua uscita dal Sepolcro viene associata alla nuova vita che esce dal guscio.

Bartolomeo Montagna "Madonna in trono tra i santi Giovanni, Bartolomeo, Agostino e Sebastiano". Foto Vajenti
Bartolomeo Montagna “Madonna in trono tra i santi Giovanni, Bartolomeo, Agostino e Sebastiano”. Pinacoteca di palazzo Chiericati, Vicenza. Foto Vajenti. Sopra la testa della Vergine pende un uovo dorato.

Come sappiamo, la Pasqua cristiana è una festa mobile che viene fissata di anno in anno tenendo presente due condizioni:

l’equinozio di primavera

– il primo plenilunio che segue all’equinozio di primavera

Ecco quindi che la Pasqua cade la domenica successiva al primo plenilunio di primavera, quindi in un arco di tempo compreso tra il 22 marzo e il 25 aprile.

Nel mondo di oggi abbiamo quasi completamente perso il contatto con la natura e con il succedersi delle stagioni, ma un tempo non era affatto così.

Gli inverni erano lunghi e rigidi, non tutti riuscivano a scaldarsi in modo adeguato e proprio tra dicembre e gennaio si registrava il picco di polmoniti e altre malattie dell’apparato respiratorio che spesso portavano alla morte.

Inoltre, durante la stagione invernale si fermava tutto: non solo in agricoltura, ma anche nella vita di tutti i giorni: non si viaggiava più né per terra né per mare e… le galline non deponevano le uova!

Proprio così. Oggi siamo abituati a consumare uova tutto l’anno, ma normalmente le galline rallentano la produzione di uova in inverno a mano a mano che diminuiscono le ore di luce.

Per lo stesso motivo la primavera, ovvero il momento in cui è più evidente l’allungarsi delle giornate, è il periodo dell’anno in cui producono più uova.

La Pasqua cade sempre in primavera, ed ecco che l’uovo con la sua simbologia di rinascita e rinnovamento si incontra prima con la religione pagana e poi con quella cristiana.

L’uovo di cioccolato

Chiaramente il passaggio dall’uovo sodo a quello di cioccolato con sorpresa è un’invenzione del secolo scorso, anche se il cacao importato in Europa dopo la scoperta dell’America fu subito molto amato nel Vecchio Continente.

Certo, la cioccolata aveva un costo esorbitante anche per le classi sociali più agiate, ma non per questo si rinunciava a servirla in piccole eleganti tazzine. Ben presto, quindi, la preziosa bevanda andò ad unirsi alla lista di altre piaceri esotici come il caffè, il pepe, la cannella, i chiodi di garofano, lo zafferano tutti cibi sconosciuti in Europa prima dei grandi viaggi di esplorazione.

Rispondendo quindi alla domanda iniziale, la tradizione di regalare uova in occasione della Pasqua rimanda al significato di rinascita e, nel caso del cristianesimo, di Resurrezione.

E voi avete preparato le uova colorate da mettere in tavola domenica?

Raccontatemi come sarà la vostra tavola pasquale nei commenti qui sotto… 🙂

4 Commenti. Nuovo commento

  • Molto ricca esauriente e simpatica la tua ricerca sulla simbologia delle uova di Pasqua che hanno di loro una forma perfetta che riesce a stare meglio in piedi rispetto alla palla che rotola(altra forma magica) Ne hai sviluppato una breve sebbene ampia curiosità perché l’argomento è vastissimo e ha stuzzicato come sempre la nostra curiosità Grazie e Buona Pasqua a te con rinnovata gioia e spensieratezza

    Rispondi
  • Grazie. Lei è stata esauriente,complessa e chiara nell’esposizione. Ha arricchito e approfondito un rito e un simbolo che negli anni aveva perso un poco di significato. Ho condiviso con grande piacere

    Rispondi

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Compila questo campo
Compila questo campo
Inserisci un indirizzo email valido.